Dottore ma dopo la mastectomia e la ricostruzione, avrò ancora un décolleté accettabile?
Risponde il Dr Domenico Gerbasi
Quando un chirurgo senologo pianifica una ricostruzione mammaria da eseguirsi immediatamente dopo una mastectomia per tumore, generalmente considera anche, contemporaneamente, il lavoro che occorrerà per simmetrizzare il seno "sano", spesso di dimensioni diverse rispetto alla protesi scelta oppure semplicemente "cadente" (tecnicamente si parla di "ptosi mammaria").
In questo modo egli si sforza di avere una visione d'insieme che gli permette di immaginare l'esito finale, pianificando di usare prima l'espansore e poi la protesi in silicone, ancor prima di iniziare l'intervento demolitivo oncologico.
Talvolta occorre inserire una piccola protesi anche nel seno sano per ottenere una migliore simmetria.
L'accurata pianificazione della strategia chirurgica è infatti fondamentale per un buon risultato finale e il chirurgo senologo/ricostruttore possiede nel suo bagaglio tecnico e culturale tutti i mezzi per farlo al meglio.
In molte moderne Breast Units, come anche da noi a Bergamo Est, in questi interventi molto complessi interviene il chirurgo plastico che definisce il rimodellamento del seno ricostruito e la simmetrizzazione finale definitiva.
Generalmente il risultato finale è molto gradevole, con buona soddisfazione per la paziente: una buona e naturale vestibilità degli abiti conferisce a queste donne sicurezza nel mostrarsi agli altri in ogni circostanza e costituisce un aspetto da non sottovalutare e da garantire tra gli obiettivi della cura.
In questo esempio:
Mastectomia sinistra e ricostruzione immediata in 2 tempi con espansore e poi protesi in silicone.
A destra è stata posizionata una piccola protesi per simmetrizzare al meglio.
La signora in origine vestiva una 1° misura di reggiseno, oggi veste invece una 3° misura.